- Barca a vela
- 2021
- 15 m
Beneteau Oceanis 46.1
Follonica, Isola d'Elba
- 10 posti letto
- 4+1 cabine
- 3 WC
Nel cuore della Maremma, al centro dell’omonimo golfo, sorge la splendida cittadina di Follonica. Oltre a essere una località turistica rinomata come punto di partenza strategico per raggiungere l’Isola d’Elba e la Corsica, Follonica presenta anche una serie di attrattive meno conosciute al grande pubblico e in grado di riscontrare l’interesse trasversale di tutti i viaggiatori a spasso lungo le coste occidentali dell’Italia.
Le prime menzioni della zona nei documenti storici risalgono all’884 e riguardano il Castello di Valli, situato pochi chilometri nell’entroterra meridionale del territorio comunale, ma è solo con il 1834 che il piccolo villaggio costiero di Fullona si guadagna le attenzioni che l’hanno reso un importante centro turistico che conosciamo oggi.
Fu infatti per ordine di Leopoldo II di Lorena, penultimo granduca di Toscana, che le “Reali e imperiali fonderie” vennero installate in città per lavorare i minerali estratti dalle colline circostanti e dai ricchi giacimenti dell’Isola d’Elba, con l’eredità di questa delibera che può ancora essere ammirata oggi.
In buona parte della città, infatti, rimangono diverse tracce del passato industriale del luogo incarnate da edifici e opere come il Palazzo con torre dell’Orologio, i corpi architettonici delle varie fonderie, il Forno di San Ferdinando e il cancello monumentale in ghisa. Proprio per ricordare le origini ottocentesche della moderna Follonica, da circa vent’anni si svolge durante il mese di maggio Follos 1838, una rievocazione storica in costume con l’obiettivo di far rivivere a tutti l’atmosfera di quei giorni lontani.
Passeggiando per le strade del centro città a Follonica
Una volta familiarizzato con l’aria frizzante della Maremma il desiderio di tornare per una visita sarà sicuramente molto forte. Perché non fare un’altra capatina in città durante l’estate? Tra tutti gli eventi organizzati vale la pena ricordare il Follonica summer festival, dove artisti italiani e stranieri vengono ospitati per varie performance presso l’Arena del Parco Centrale, e il Grey Cat Jazz Festival, uno degli eventi più longevi nel panorama nazionale di questo genere musicale con le sue trenta e più edizioni all’attivo.
Con una capatina a pochi chilometri di distanza, è possibile immergersi anche nella settima arte in tutto il suo splendore. I Festival di Maremma a Castiglione della Pescaia, infatti, mettono in scena ogni anno una serie di iniziative e proiezioni legate al cinema, ideali per assaporare una sera d’estate di altri tempi sotto il cielo trapuntato di stelle.
Festival della Maremma Castiglione della Pescaia
Chiaramente, tutte queste iniziative creano un’eccellente cornice per quella che, senza alcun dubbio, rimane la principale attrattiva della zona: il mare. Le lunghe spiagge sabbiose di Follonica, infatti, si specchiano nelle acque azzurre del Mar Tirreno e si trovano a poche miglia di distanza da alcuni dei luoghi più suggestivi dell’intero Arcipelago Toscano. Noleggiare una barca partendo dalla marina di Follonica, infatti, rappresenta un’ottima scelta se si vogliono scoprire alcune destinazioni nautiche meno pubblicizzate che tuttavia non hanno nulla da invidiare ai luoghi più blasonati del Mediterraneo e del mondo.
Raggiunta la cittadina tramite gli agevoli collegamenti in treno o in autostrada, salire a bordo della propria imbarcazione e spiegare le vele per catturare il vento è il perfetto modo per iniziare una settimana di vacanza diversa dal solito. Per ingannare l’attesa dell’imbarco, una passeggiata sotto le fronde della tranquilla Riserva Naturale Tomboli di Follonica può essere una buona maniera di familiarizzare col luogo e farsi un’idea dell’itinerario da intraprendere. La posizione di Follonica, infatti, rende facilmente raggiungibili luoghi dal fascino indiscutibile come l’Argentario lungo la costa e Portoferraio già sull’Isola d’Elba.
Se nel primo caso i borghi medievali a picco sulle onde e gli specchi d’acqua salmastra frequentati dai fenicotteri rosa rappresentano senza dubbio un qualcosa che non si vede tutti i giorni, nel secondo saranno le acque turchesi degne delle Maldive a incantare con le loro sfumature cangianti. Una sosta intermedia in un porto attrezzato come quello di San Vincenzo può essere una buona idea, ma dopo il pit-stop si è di nuovo pronti a scoprire le bellezze della zona. Per chi volesse trascorrere la notte in rada prima di battezzare la rotta, controllare le condizioni di ancoraggio nel Golfo di Follonica può essere una buona idea per godersi al meglio un sonno cullato dalle onde.
Oltre alle strade lastricate di calcare rosso e le testimonianze di epoca napoleonica (chapeau, mon general!) di Portoferraio, senza dubbio le bellezze naturali del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano varranno da sole il prezzo del biglietto. Lo status di riserva naturale in vigore dal 1996 rende l’intera zona ideale per le immersioni, ma in particolare nella parte occidentale dell’isola, nascosto tra spiagge e ciuffi di macchia mediterranea, si trova il luogo dell’affondamento dell’Elviscot.
Si tratta di un mercantile affondato nel 1972 nei pressi di Pomonte, che trovandosi ad appena dieci metri di profondità sul fondale sabbioso offre un’ottima destinazione anche per subacquei dilettanti. Vale la pena anche puntare la prua verso Nord e navigare qualche miglio per arrivare fino a Capraia, a largo della quale a tarda primavera è possibile imbattersi in gruppi di balenottere comuni o capodogli, da sempre di casa in questa zona. Navigando a Sud, invece, oltre alle ugualmente affascinanti riserve naturali di Pianosa e Montecristo (per accedere alla quale occorre un permesso speciale dei carabinieri di Follonica) una sosta all’Isola del Giglio è quello che ci vuole per assaggiare una vera prelibatezza.
La torre sul porto a Capraia
Ormeggiando nel piccolo porto incorniciato da case dipinte e recandosi in uno qualsiasi dei bar o ristoranti, infatti, sarà possibile ordinare un bicchiere di Ansonaco.
Il porticciolo dell'Isola del Giglio
Si tratta di un vino prodotto con il 90% di uve coltivate sulla piccola isola che, dopo un declino della vinificazione negli anni ottanta, è tornato alla ribalta riuscendo a diventare uno dei vini più costosi al mondo! Accompagnarlo a uno squisito piatto tipico toscano di terra o di mare prima di far rotta verso la costa rappresenterebbe la degna conclusione della vacanza.
L'uva Ansonica dell'Isola del Giglio è famosa per il suo carattere fruttato e agrumato