- Barca a vela
- 2023
- 15 m
Hanse 460
Castiglioncello, Toscana
- 10 posti letto
- 3+1 cabine
- 2 WC
Per noi di Sailogy, il mare è diventato un po’ una seconda casa, e condividere la gioia della navigazione con le persone care, è per noi massima espressione di autentica vacanza in barca. Molti dei clienti che prenotano con Sailogy, intraprendono da tempo queste fantastiche avventure assieme alle loro famiglie, spesso composte anche da membri molto piccoli; ed è proprio analizzando questi dati che ci siamo posti il quesito: “Quante famiglie non hanno ancora deciso di vivere una vacanza in barca con i propri bambini perché intimiditi dalla possibilità che non sia un ambiente adatto a loro?”
Avremmo potuto scrivere un articolo selezionando i consigli più ricercati sul web e fornendo le informazioni di base che tutti si aspettano, ma abbiamo deciso di scomodare chi fa della vita in barca a vela assieme alla famiglia il proprio pane quotidiano, sapendo che solo lì avremmo potuto trovare verità autentiche e la giusta motivazione per i nostri lettori.
L’intervista che leggerai di seguito è stata fatta insieme a Marina e Fabio, due ragazzi caparbi e gentili uniti dalla passione smisurata per la vita in mare, nonché genitori di tre bellissimi bambini. I loro 7 anni di esperienza in barca li hanno aiutati a crescere, a rafforzare i legami e ad aprire la mente verso nuove prospettive di vita.
Se stai pensando di prenotare una vacanza in barca a vela con la tua famiglia ma ti è capitato di porti questi dubbi, in questo articolo troverai molti spunti che ti faranno capire che, in realtà, una vacanza in barca è proprio quello che vi manca!
.
.
.
Siamo Marina e Fabio, una coppia che un tempo poteva essere scambiata per "normale" se ci aveste incontrato per le strade di Novara. Marina Store Manager e Fabio informatico, che come ultima avventura ha dato vita ad Atmo, un PC ecologico in legno.
Nel 2017 abbiamo avuto quella che alcuni potrebbero chiamare una crisi di mezza età precoce, ma che noi preferiamo definire un lampo di lucidità: abbiamo venduto casa, lasciato il lavoro ed abbandonato la vita cittadina, insieme ai nostri 2 figli ed ai nostri gatti, per prendere il largo su Gentilina, una Beneteau Oceanis 43 del 1990.
Avevamo optato per un esperimento di un paio d'anni di vita full immersion in mare, senza un piano ben definito per il "dopo". Sono passati ormai 7 anni, abbiamo cambiato barca ed avuto un altro figlio, ma facciamo ancora parte del popolo del mare!
Dopo aver gironzolato per 5 anni come moderni nomadi nel Mediterraneo, abbiamo optato per scegliere come base invernale l'Isola d'Elba, un'isola meravigliosa che, insieme a Valerio di 17 anni, Leilani di 9 e Rune di 2 anni, al momento chiamiamo casa… Almeno finché il richiamo del mare aperto non diventerà troppo forte per essere ignorato!
.
La nostra casa galleggiante si chiama Valeila, ed è un Jeanneau Sun Odyssey 44 degli anni ’90. E’ una classica barca da crociera molto marina, solida e robusta. L’abbiamo scelta proprio per la sua semplicità e l’affidabilità. Ha 4 cabine, due bagni ed una piscina grande quanto il mare!
.
Ci siamo incontrati per caso a Novara e solo dopo siamo stati presentati da amici comuni. Quella serata ha segnato l'inizio di tutto. Ci siamo subito resi conto di condividere un grande amore per il mare e, più in generale, per tutto ciò che riguarda l'aria aperta.
Appena potevamo prendevamo tenda e bambini per fare una gita in montagna, al fiume o al lago. Durante le vacanze estive ci avventuravamo lungo le coste italiane con un vecchio gommone che avevamo rimesso in sesto, dotato di paramezzale gonfiabile e un pagliolato di legno, testimone delle nostre prime esplorazioni marine.
La svolta è arrivata grazie ai genitori di Fabio, che possedevano una piccola barca a vela, la Pupaccia, ormeggiata sul Lago Maggiore e che, ahinoi, ci hanno regalato una vecchissima copia di "Tamata e l’Alleanza" di BerardeMoitessier!
Con la Pupaccia abbiamo iniziato a fare brevi uscite, che sono diventate sempre più frequenti. La vela, ma più in generale la vita sulla barca, ci piace ogni giorno di più, tanto che passavamo anche le più fredde giornate di Gennaio a bordo della piccola Pupaccia, che a mala pena aveva un fornello per scaldare un pasto frugale portato da casa. Era chiaro che questa passione richiedeva un impegno più serio.
Decido (Marina) di prendere la patente nautica e comincio a fare avanti e indietro dal lago maggiore per prendere lezioni di vela. Mi svegliavo alle 4 del mattino per far coincidere casa lavoro famiglia e la mia nascente passione, ma la gioia e l'energia che provavo ogni volta che ero in acqua rendevano ogni sacrificio assolutamente insignificante. Un pensiero comincia a farsi largo nella nostra mente…
.
I nostri lavori erano certamente gratificanti, ma richiedevano un impegno totale, weekend inclusi. Eravamo sempre disposti a fare i bagagli, partire in tarda serata, per passare anche solo la notte ed un paio d'ore preziose sulla Pupaccia, prima di riprendere la routine quotidiana. Questa situazione ci ha portati a riflettere seriamente sul tipo di vita che stavamo conducendo. Ci chiedevamo perché dovessimo spendere gli anni migliori della nostra vita, e quelli dei nostri figli, in una corsa continua, cercando di strappare momenti di felicità fra mille impegni.
Ci guardiamo attorno e ammiriamo con un pelo di sana invidia attraverso i social, quelle famiglie soprattutto estere che vivevano la vita dei loro sogni, dedicando il tempo a ciò che più è importante: la famiglia e fare ciò che li rendeva felici. E le domande antagoniste? Le stesse che si fanno tutti! Come faranno con i soldi? E la scuola?
Le loro storie instillano in noi il seme dell’ispirazione. Non sapevamo bene come avremo fatto, sapevamo solo che eravamo determinati a cambiare vita... Il coraggio c'era, mancava la barca! Così un giorno la decisione: mettiamo in vendita la casa ristrutturata con le nostre mani. Era un salto nel vuoto, ma eravamo convinti che, se fosse stato il destino, avremmo trovato il modo di acquistare la nostra barca e vivere liberi per qualche anno. Il destino sembrava essere dalla nostra parte: in soli quattro giorni, la casa era venduta!
Con quattro mesi a disposizione prima del grande cambiamento, abbiamo cercato la barca giusta, venduto o regalato ciò che non potevamo portare con noi e organizzato la scuola per i ragazzi, che hanno fatto “Boat Schooling” per i successivi cinque anni.
.
Beh, a dire il vero, a parte il nostro primogenito, gli altri bambini sono praticamente cresciuti in barca. Rune, per esempio, aveva appena qualche giorno quando ha messo piede per la prima volta su una barca a vela, e Leilani non aveva ancora compiuto un anno.
Spesso si pensa che le barche a vela non siano adatte ai più piccoli, ma la nostra esperienza dice il contrario. L’ambiente di una barca, con le sue dimensioni contenute, i movimenti e i suoni, può essere incredibilmente confortante per i neonati, quasi un richiamo al ventre materno. E poi, vivere su una barca significa essere in contatto costante con la natura, che offre una varietà infinita di stimoli e insegnamenti, soprattutto ai bambini, aiutandoli a crescere con un senso di bellezza e meraviglia.
Man mano che i bambini crescono, ognuno sviluppa il proprio modo di vivere e godere della vita in mare. Alcuni adorano il brivido della navigazione, altri preferiscono le giornate tranquille in rada. Ma le attività che si possono fare in barca sono così diverse e interessanti che è raro trovare un bambino che non sia entusiasta all'idea di venire a bordo. La nostra esperienza ci ha mostrato che la vita in barca può essere incredibilmente arricchente per i bambini, offrendo loro opportunità uniche di apprendimento e crescita.
.
Nonostante la nostra barca con i suoi 14 metri possa sembrare grande, gli spazi sono limitati e ogni centimetro conta. All'inizio, trovare posto per tutti i "necessari" di un bambino sembrava una missione impossibile. In realtà, molti di questi oggetti, che a terra sembravano indispensabili, non lo sono affatto in mare.
La vita in barca e la natura stessa offrono distrazioni e intrattenimenti più che sufficienti per i più piccoli, e abbiamo scoperto che gli accessori per bambini possono essere facilmente sostituiti da oggetti di uso quotidiano. Un cuscino fa da paracolpi perfetto, e un carrellino della spesa si trasforma in un comodo passeggino! Da qui un consiglio per quando preparerete le valige per la vostra vacanza in barca a vela: poche cose essenziali e sicuramente la prossima volta porterete ancora meno!
Ma la vera sfida non è stata tanto l'adattamento agli spazi ridotti, quanto il diventare un team, oltre che una famiglia. Nei nostri primi cinque anni di vita a bordo, la barca non era solo la nostra casa, ma anche ufficio, scuola, e asilo. La convivenza in spazi ristretti richiede lavoro di squadra, pazienza e una comunicazione efficace. Quindi la barca a vela si rivelerà un luogo perfetto per chi vuole davvero affiatare i legami familiari.
È importante tenere sempre bene a mente che vivere in un ambiente così particolare e unico come una barca richiede un'apertura al cambiamento e alla crescita condivisa. Le sfide quotidiane si trasformano in opportunità per imparare l'uno dall'altro, per rafforzare la fiducia reciproca e per sviluppare un senso profondo di appartenenza. In questo contesto, ogni membro della famiglia diventa essenziale al benessere collettivo, contribuendo con le proprie forze e capacità. Diventa così essenziale tenere conto delle necessità di ogni membro della famiglia in un gioco di equilibrio che ci insegna a navigare nelle profondità delle nostre relazioni, rendendole più solide e arricchenti.
.
ATTREZZATURA PER L’INTRATTENIMENTO IN ACQUA
In cima alla lista c’è sicuramente l’attrezzatura da snorkeling anche per i più piccoli. Quindi maschera, snorkel e pinne per tutti! Se vogliamo esagerare, una bella coda da sirena per le bimbe!
Questa attrezzatura permetterà di avvicinarci tutti insieme al mondo sottomarino, un'attività che stimola la curiosità ed anche il rispetto per l'ambiente. Non dimentichiamo un sup o un kayak perfetti per le esplorazioni costiere!
Non sottovalutare mai il potere di un buon libro! In un'era dominata dall'intrattenimento digitale una vacanza in barca a vela può essere un’ottima occasione per riscoprire la magia della lettura condivisa! I libri non solo intrattengono, ma spalancano porte su mondi immaginari, arricchiscono il vocabolario e sono perfetti per quei momenti tranquilli in rada o sotto le stelle.
Perfetti per l’intrattenimento fra un tuffo e l’altro, siamo personalmente appassionati di tornei di Backgammon, ma va bene anche qualcosa di più semplice e portabile come un mazzo di carte. I giochi da tavolo sono insuperabili per creare quei momenti di connessione familiare, insegnando ai bambini a gestire sia la vittoria che la sconfitta con il sorriso.
Per i bimbi più piccoli, un piccolo trucco che può davvero fare la differenza: una piscinetta gonfiabile da posizionare nel pozzetto, ottima sia per giocare con l’acqua in sicurezza che per rinfrescarsi!
.
Poche regole, ma ferree! Ad esempio è assolutamente vietato abbandonare il pozzetto in navigazione. Si può fare solo accompagnati e sotto autorizzazione dei "comandanti", in questo caso mamma e papà.
La chiave sta nel non essere eccessivamente autoritari, ma nel comunicare l'importanza di queste regole e le possibili conseguenze se non vengono rispettate. Abbiamo scoperto che, spiegando bene le cose, i bambini saranno felici di seguire queste poche regole, provare per credere!
Un'altra misura fondamentale è l’uso del giubbotto di salvataggio in navigazione. Per questo punto il consiglio è quello di dotarsi di un giubbino autogonfiabile per i bambini: è molto più comodo e poco ingombrante, non limita i movimenti e di conseguenza viene indossato più volentieri!
La misura di sicurezza prioritaria quando si hanno bambini piccoli a bordo, è di avere un adulto dedicato esclusivamente alla loro sorveglianza.
.
I nostri figli hanno abbracciato questo stile di vita fin da piccoli, perché li abbiamo subito coinvolti nelle nostre avventure, creando un ambiente familiare in cui l'amore per il mare e per l'esplorazione erano costantemente alimentati. Nonostante ciò Valerio, Leilani e Rune sono profondamente diversi tra loro e quindi ciascuno di loro ha reagito e si è adattato a questo stile di vita in modo diverso, rispecchiando le loro uniche personalità.
Questa diversità di desideri e bisogni ci ha insegnato l'importanza di ascoltarci e rispettarci reciprocamente come individui. Leilani per esempio, sarebbe più che felice di continuare a vivere nomade per sempre, mentre Valerio ha espresso il desiderio di stabilirsi in un luogo fisso per continuare gli studi classici durante l’inverno.
È per questo che per il momento abbiamo scelto di stabilirci all'Isola d'Elba come nostra base invernale, un luogo che ci consente di continuare a vivere la vita in barca, pur offrendo una certa stabilità e la possibilità di andare a scuola.
.
Abbiamo pensato di aver preso la decisione sbagliata più di una volta! Uno di questi primi momenti è stato durante la prima tempesta in Grecia di fronte alla furia degli elementi completamente impreparati; un altro esempio è che nel primo anno ci siamo resi conto che il budget che avevamo pianificato per due anni di navigazione, non sarebbe bastato.
Come nella vita di tutti c'è sempre un momento in cui ti chiedi se stai procedendo nella giusta direzione ed una scelta come quella che abbiamo fatto noi ha una variabile ed una percentuale di rischio maggiore di una vita "canonica" con un posto fisso in città.
Queste esperienze, tuttavia, ci hanno insegnato l'importanza di riflettere sui motivi che ci hanno spinti a intraprendere questa avventura.
Ci hanno insegnato che […] la vita in mare, così come la vita in generale, richiede un misto di coraggio, preparazione e, sì, anche un pizzico di fortuna. Ma è proprio questo mix a rendere l'esperienza incredibilmente gratificante e a confermare, nonostante i momenti di dubbio, che la direzione presa era quella giusta per noi.
.
Abbiamo navigato per tutto l'Adriatico e gran parte della Grecia. Da quando facciamo base all’Isola d’Elba, stiamo esplorando la parte Tirrenica del Mediterraneo. La scorsa estate abbiamo navigato in Corsica, in Sardegna e naturalmente nell'Arcipelago Toscano.
Questa estate per la registrazione delle puntate del nostro nuovo format televisivo “Vele all'Orizzonte” navigheremo dall'Isola d'Elba fino alle Isole Eolie in Sicilia per poi risalire dal versante orientale della Sardegna. Ma abbiamo imparato a non fare programmi troppo precisi in barca a vela perché chi decide tutto è sempre il Mare.
.
Il nostro consiglio è semplice: non lasciate che la paura vi freni e lanciatevi in questa avventura! Se siete alle prime armi con la navigazione, il primo suggerimento senza ombra di dubbio è quello di avere a bordo uno skipper esperto. Questo non solo vi darà sicurezza, ma vi permetterà anche di imparare e prendere confidenza con la barca e il mare, rendendo l'esperienza educativa per tutta la famiglia. Se invece siete già navigatori esperti, ma non avete ancora avuto l'opportunità di salpare con i vostri figli, l’invito è lo stesso: partite senza esitazioni!
L’accortezza principale, oltre a quella ovvia di fare un doppio o meglio triplo e quadruplo check delle condizioni meteo per non correre nessun rischio, programmate tappe brevi, senza forzare i bambini a lunghe navigazioni. In questo modo avranno la possibilità di scoprire il meraviglioso mondo del mare e della barca senza stress, con tempi adatti alle loro esigenze.
Una vacanza in barca a vela è completamente diversa da una vacanza in un resort dove si possono benevolmente "parcheggiare" i bambini qualche ora all'animazione. Godetevi ogni momento con i vostri figli. Esplorate insieme, immergetevi con loro nelle avventure marine con maschera e pinne, e a giocate ai pirati. Tornate bambini con loro! Una vacanza in barca a vela è un'esperienza che rafforza i legami, arricchisce tutti e crea ricordi indimenticabili. Crediamo fermamente che, con le giuste precauzioni e un approccio aperto, sia difficile per qualsiasi bambino annoiarsi durante una vacanza in barca a vela!
.
A Giugno partiremo dall'Isola d'Elba per un viaggio slow di 24 tappe fino alle Isole Eolie in Sicilia. Durante questo viaggio registreremo le nuove puntate di Vele all'Orizzonte, la nostra nuova avventura televisiva nella quale esploreremo le coste italiane e racconteremo come una famiglia con tre figli vive su una barca a vela.
Se volete vedere le prime 4 puntate sono disponibili sul canale YouTube di “Vele all’Orizzonte” Ci sarà sicuramente da divertirsi e non vediamo l'ora di iniziare!
.
Potete trovarci principalmente su YouTube, Instagram e Facebook di Vele all'Orizzonte. Saremo un po' impegnati, ma cercheremo di dare aggiornamenti anche sui nostri canali personali di Valeila Sail.
Buon vento, né poco, né tanto, ma il giusto!